Ci troviamo nel cuore della Brianza: nacque negli anni 60, in seguito alla demolizione dell’antico borgo, la città dei balocchi. In pochi anni vennero edificati il minareto, dei ristoranti, una balera, un hotel di lusso, campi da calcio, tennis e pallacanestro, addirittura un luna park. Divenne ritrovo di festa, vacanze e divertimento, con perfino le proprie cartoline turistiche.
Purtroppo si capì ben presto che il terreno su cui nacque non era edificabile. Nel 1966 una prima frana invase la strada per arrivare alla città. Nel 1976 una seconda frana distrusse la via di accesso decretando la fine del Paese dei balocchi.
Nonostante un tentativo di rilancio della città dei primi anni 80, i caseggiati vennero lentamente abbandonati e ciò che ne rimaneva (una casa di riposo fatta allestire all’interno del vecchio hotel Plaza) fu chiuso definitivamente nel 2007.
Poco dopo, durante un rave, gli edifici vennero danneggiati e da lì iniziò la trasformazione di Consonno alla città fantasma.
Oggi ho fotografato parte di quello che resta, cercando di ripotare l’attenzione sui colori, sulla street art che ha preso possesso del posto, sulle macerie e lo stato di abbandono, sulla natura si sta riprendendo il proprio spazio, circondando le strutture o quel che ne resta, senza recitarne il silenzio e il degrado.
Ho fotografato dei dettagli che vogliono onorare questo fantasma, davvero affascinante…
Buona visione!
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